Archivi categoria: Animali

CACCIA,NO ALLA LEGGE SPARA-TUTTO DELLA LEGA: IL PARLAMENTO LA FERMI

Vi segnaliamo una petizione lanciata da il Fatto Quotidiano  a cui aderiscono le associazioni Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Leidaa, Lipu, Lndc Animal Protection, Oipa, Federazione Nazionale Pro Natura e Wwf Italia. Volta alla salvaguardia degli animali, degli ecosistemi e della natura e per dire no alla caccia senza regole.

Il Parlamento blocchi la proposta di legge del centrodestra.

https://www.ioscelgo.org/petizioni/caccia-no-alla-legge-spara-tutto-della-lega-il-parlamento-la-fermi/

Allevamento Ai Fabbri

13/11/2020 Arpat e le maleodoranze

Anche l’Arpat conferma le maleodoranze già segnalate dagli abitanti della zona de i Fabbri, a Treggiaia; L’odore di letame proveniente dalla stalla rende inquinata l’aria respirata dai cittadini, rendendo difficile il vivere vicino non potendo neanche aprire le finestre.. inoltre, i proprietari hanno intenzione di ampliare il fondo con altre stalle.. cliccare qui per l’articolo:

>> quinewsvaldera.it – arpat e le maleodoranze ai fabbri

Allevamento 7 volte più grande

I residenti di Treggiaia e, in modo particolare, quelli de I Fabbri ricorderanno questo 2020 anche per essere l’anno in cui agli odori tipici della campagna Toscana (i fiori, il fieno, la terra bagnata e l’aria pulita) si sono sostituiti i miasmi provenienti dall’attività di allevamento industriale di bovini e bufalini che si è insediata nella periferia tra Pontedera e Ponsacco.

L’attività di allevamento è iniziata nelle ultime settimane del 2019 presentando una semplice SCIA con la quale è stato autorizzatol’allevamento in stalla di 600 bovini adulti ma, visto che l’azienda agricola alleva vitelli, il numero di animali detenuti è molto superiore. La modalità di gestione di questo gran numero di animali nella stalla è estremamente importante in quanto può essere la causa di rilevanti problematiche ambientali, così come lo spandimento sul terreno dei reflui zootecnici.

Per monitorare la qualità dell’aria il comune di Pontedera ha chiesto all’azienda agricola di installare una centralina nella zona de I Fabbri, ma a distanza di mesi non vi è traccia di questo dispositivo e non è stato possibile reperire alcuna informazione né sui rilevamenti fatti né sulla frequenza dei campionamenti, peraltro neppure ARPAT è a conoscenza di questi dati visto che non è stato stipulato alcun accordo con tale ente di controllo.

In molti si sono anche chiesti come sia possibile parlare di “benessere” per gli animali rinchiusi per tutta la loro breve vita in una stalla. Legambiente denuncia da tempo come l’etichetta “benessere animale”, rilasciata dal CreNBA, sia forviante e spesso utilizzata a scopo di marketing, in quanto non considera la tipologia di allevamento e questo può ingannare i consumatori non fornendo informazioni utili sulle condizioni di vita degli animali. Sapere se un animale è stato allevato in una stalla al chiuso, in spazi estremamente confinati o al pascolo è infatti una informazione fondamentale per chi decide di mangiare carne.

Ma quali sono le prospettive future? 

La risposta a questa lecita domanda, fatta da chi ha acquistato casa in un luogo dove fino ad un anno fa nessuno immaginava problematiche simili, viene dal Programma Aziendale Pluriennale presentato dal titolare dell’azienda agli enti preposti alla sua valutazione.  L’azienda agricola aveva reso noto di voler realizzare un impianto a biogas per ridurre i cattivi odori della stalla ma ha sempre tralasciato di dire che, oltre a tale impianto, vuole costruire altre 4 stalle, vicine all’attuale, portando così a 4400 il numero di posti disponibili per i bovini destinati alla macellazione. 

Come è possibile costruire una simile industria a pochi metri da una zona residenziale?
Invitiamo ASL, ARPAT e Comune a proseguire la propria opera di controllo e approfondimento
garantendo la massima trasparenza in merito alle informazioni di carattere ambientale in modo da tutelare le centinaia di famiglie residenti nella zona.

Pontedera, 22 ottobre ’20

Il Direttivo di Legambiente Valdera

escursioni ornitologiche in notturna a bosco tanali

Replichiamo le ultime due uscite (escursione entomologica e escursione sulle Cerbaie) e abbiamo organizzato due serate di birdwatching notturno con Alessio Quaglierini, guida ambientale escursionistica e ornitologo, nel programma del Comune di Bientina e della Regione Toscana per la promozione delle Aree Protette delle Cerbaie, Bientina e Sibolla

Potete iscrivervi da subito a una o più delle uscite indicate, solo per email scrivendo a cristina@legambientevaldera.it ; oppure carlogalletti1@virgilio.it e INDICANDO NELL’OGGETTO L’ESCURSIONE E LA DATA RICHIESTA. Verrà data conferma, SEMPRE PER EMAIL, IL GIORNO DELLA SCADENZA DELLE ISCRIZIONI, dell’avvenuta iscrizione e inviato modulo per autocertificazione da consegnare riempito e firmato IL GIORNO DELL’ESCURSIONE STESSA. PER OGNI USCITA I POSTI SONO LIMITATI.

Se i posti disponibili termineranno prima di giovedì 18, verrete avvisati entro qualche ora dalla richiesta.

Questi gli appuntamenti:

VENERDì 19 e SABATO 20 GIUGNO ore 20:40

Escursione ornitologica in notturna a Bosco Tanali (durata 3 ore circa) nel programma del Comune di Bientina e della Regione Toscana per la promozione delle Aree Protette delle Cerbaie, Bientina e Sibolla.

Le seguenti regole sono dettate dalla necessità di poter effettuare le iniziative previste nel rispetto della salute e della sicurezza di tutti i partecipanti e delle guide.

E’ fondamentale che tutti rispettino queste regole, altrimenti rischiamo di dover interrompere le uscite.
Ci affidiamo alla vostra responsabilità ed al rispetto delle regole e delle altre persone presenti.
• La richiesta di prenotazione dovrà avvenire solo per posta elettronica (e dovrà contenere nome cognome e cellulare di riferimento)
(cristina@legambientevaldera.it; carlogalletti1@virgilio.it). Verrà data conferma dell’avvenuta iscrizione solo per posta elettronica e con in allegato il modulo di autocertificazione, che dovrà essere consegnato al momento dell’inizio dell’escursione, compilato in ogni sua parte e firmato.
• Il numero di telefono disponibile servirà solo per delucidazioni/info riguardo le caratteristiche/difficoltà dell’escursione. (334 6009333).
• Nel caso subentri l’impossibilità di partecipare ad un evento già confermato per mail, si prega gentilmente di darne tempestiva comunicazione in modo da dare ad altri la possibilità di partecipare.
• E’ fatto obbligo, all’inizio ed alla fine dell’escursione, dell’uso del gel igienizzante e delle mascherine protettive. Si prega gentilmente di dotarsi di entrambi.
Le mascherine potranno essere abbassate nelle fasi di cammino ma obbligatoriamente riutilizzate durante le soste per le spiegazioni.
• Durante l’intera uscita la distanza interpersonale dovrà essere mantenuta non inferiore ai 2 metri, fatto salvo i nuclei familiari conviventi.
• Ulteriori indicazioni particolari potranno essere date volta per volta, all’interno della scheda di iscrizione che verrà mandata, per adattarci ad ogni singola situazione

LUCCIOLATA

GIOVEDI’ 11, VENERDI’ 12, SABATO 13 E LUNEDI’ 15 GIUGNO SERA ORE 21:00: LUCCIOLATA (escursione guidata)

Questa iniziativa fa parte del programma del COMUNE DI BIENTINA e della Regione Toscana per la promozione delle Aree Protette del Bientina.

ATTENZIONE: ALLA FINE TESTO CI SONO LE REGOLE PER PARTECIPARE. SI PREGA DI LEGGERE CON ATTENZIONE.

NEL CASO IN CUI CI SIA GRANDE RICHIESTA, L’INIZIATIVA POTREBBE ESSERE REPLICATA SIA LA SERA STESSA, CON ORARIO PIU’ TARDIVO, SIA IN DATE DIVERSE.

DESCRIZIONE: Una passeggiata notturna indimenticabile tra le luci intermittenti delle centinaia di lucciole che improvvisamente illuminano il bosco, accompagnati da Malayka Picchi, entomologa della scuola Sant’Anna di Pisa, che parlerà della vita, dei segnali luminosi e delle abitudini di questi affascinanti insetti.
LUNGHEZZA: 2km circa
DISLIVELLO: poche decine di metri in discesa e poi in salita
DIFFICOLTA’ (T – E – EE): FACILE
DURATA: 1,5 – 2 ORE CIRCA
RITROVO: Ore 21:00 presso Parco “Le Sughere” Quattro strade di Bientina
COSTO: GRATUITO
RACCOMANDAZIONI: dotarsi di torcia (anche frontale). Abbigliamento idoneo ad eventuale umidità notturna in luogo boscato (k way, giacca impermeabile, maglia a maniche lunghe, pantaloni lunghi e scarpe chiuse)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA SOLO PER MAIL entro le ore 19:00 DI MERCOLEDI’ 10. Comunicare anche il numero di CELLULARE.
Indicare la data fra le 3 possibili, in cui si intende effettuare l’escursione e una data di “riserva” (sempre fra 11, 12 e 13 giugno) nel caso i posti siano già terminati. Verrà data conferma dell’avvenuta iscrizione e inviato modulo per autocertificazione da consegnare riempito e firmato.

PRENOTAZIONI: cristina@legambientevaldera.it; carlogalletti1@virgilio.it

INFO: Cristina 334 6009333; Carlo 338 6716062


REGOLE DA SEGUIRE: riepiloghiamo le regole principali da seguire per effettuare in sicurezza le escursioni, in base all’ordinanza del Presidente della Regione Toscana n. 59 del 22.5.2020 (Allegato 4):
Le seguenti regole sono dettate dalla necessità di poter effettuare le iniziative previste nel rispetto della salute e della sicurezza di tutti i partecipanti e delle guide.
E’ fondamentale che tutti rispettino queste regole, altrimenti rischiamo di dover interrompere le uscite. Ci affidiamo alla vostra responsabilità anche per rispetto delle altre persone presenti.
• La richiesta di prenotazione dovrà avvenire solo per posta elettronica e dovrà contenere nome cognome e cellulare di riferimento) (cristina@legambientevaldera.it; carlogalletti1@virgilio.it ).
• Verrà data conferma dell’avvenuta iscrizione solo per posta elettronica e con in allegato il modulo di autocertificazione, che dovrà essere consegnato al momento dell’inizio dell’escursione, compilato in ogni sua parte e firmato.
• Il numero di telefono disponibile servirà solo per delucidazioni/info riguardo le caratteristiche/difficoltà dell’escursione. (334 6009333).
• Nel caso subentri l’impossibilità di partecipare ad un evento già confermato per mail, si prega gentilmente di darne tempestiva comunicazione in modo da dare ad altri la possibilità di partecipare.
• E’ fatto obbligo, all’inizio ed alla fine dell’escursione, dell’uso del gel igienizzante e delle mascherine protettive. Si prega gentilmente di dotarsi di entrambi.
• Le mascherine potranno essere abbassate nelle fasi di cammino ma obbligatoriamente riutilizzate durante le soste per le spiegazioni.
• Durante l’intera uscita la distanza interpersonale dovrà essere mantenuta non inferiore ai 2 metri, fatto salvo i nuclei familiari conviventi.

UN MICROCOSMO TUTTO DA SCOPRIRE

sabato 25 maggio ore 13 – Riserva naturale Bosco Tanali

ESCURSIONE PER TUTTI  ANCHE PER BAMBINI CURIOSI 

FESTA DEI PARCHI

Un’escursione alla scoperta del fantastico mondo del microcosmo presente presso la Riserva Provinciale di Bosco Tanali, tra farfalle, coleotteri e ragni delle nostre aree umide. Percorrendo il sentiero principale scopriremo la microfauna che in questa stagione popola la Riserva ed osserveremo le specie più interessanti, il loro peculiare comportamento e l’importante ruolo degli invertebrati in natura.

LUNGHEZZA: 3 KM DISLIVELLO: Nessuno DIFFICOLTA’ (T – E – EE): FACILE

DURATA: 2 ORE RITROVO: ore 15:00 presso il distributore di Caccialupi OPPURE immediatamente sotto, all’ingresso della riserva, Via Sarzanese Valdera km 47

COSTO:GRATUITO

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

INFO & PRENOTAZIONI: Cristina 334 6009333 cristina@legambientevaldera.it

BIRDWATCHING A BOSCO TANALI domenica 13-gen-18


DESCRIZIONE: Percorso di osservazione degli uccelli della Riserva. Rivolgeremo l’attenzione alle specie che tendono ad occupare stabilmente la loro nicchia ecologica, come dei veri e propri “indicatori ambientali”. Ciò ci farà comprendere al meglio la peculiare situazione di Tanali, un bosco spesso allagato ai bordi di una depressione interna, lontana dalla costa. In tal senso, potremo fare paragoni e similitudini con la situazione che si ritrova nei boschi litoranei e lungo le coste. Cercheremo di fare una lista “ragionata” (decideremo assieme il criterio di classificazione) delle specie osservate.
GUIDA: Alessio Quaglierini, ornitologo e guida ambientale
DIFFICOLTA’ (T – E – EE): T
LUNGHEZZA: circa 3 km, con rientro alle auto entro le ore 12,30.
DISLIVELLO: pochi metri.
DURATA: la mattina, con rientro alle auto entro le 12,30. Durata del cammino: 1 ora circa, ad andatura turistica. Durata pause previste per l’osservazione: 3 ore circa

RACCOMANDAZIONI: scarponi da trekking impermeabili e adatti al freddo. Abbigliamento tecnico da passeggiata, adatto alle temperature rigide di questi giorni, con giacca impermeabile o mantellina in caso di maltempo, zainetto e/o borsa, acqua. Consigliata fotocamera con zoom grandangolare e/o tele, binocolo 8-10x, taccuino da campo per appunti. Durante il percorso non è possibile rifornirsi di acqua.
COSTO: L’escursione è gratuita per tutti perché compresa nel programma di Escursioni Eventi Attività organizzate dal Comune di Bientina e dalla Regione Toscana nelle Aree Protette del Bientina e delle Cerbaie.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO SABATO 12 gennaio (entro le ore 20). Carlo 338-6716062; Cristina 334-6009333.
L’iniziativa è a numero chiuso; nel caso venga superato il numero programmato, l’uscita verrà ripetuta in una prossima data.
RITROVO: ORE 7,40 a Caccialupi. Per chi viene da Cascine di Buti/Bientina: sarà aperto il parcheggio interno alla Riserva cui si accede dal casale abbandonato, poco prima del distributore di Caccialupi. C’è una breve discesa con strada un po’ sconnessa, poi 50 mt avanti il parcheggio è a sx. Per chi viene da Lucca: conviene parcheggiare al piccolo parcheggio subito prima del distributore perché non è facile entrare nella Riserva da quella parte. Poi superato il distributore, è possibile scendere e proseguire sotto la sede stradale e raggiungere il vialetto di ingresso della Riserva. Da qui ci sposteremo a piedi.
INFO&PRENOTAZIONI: Carlo 338-6716062; Cristina 334-6009333
CANI: NON è possibile portarli per le la presenza di fauna e le caratteristiche degli ambienti attraversati.

Le foto degli uccelli di questo post sono gentilmente concesse da Alessio Quaglierini

Calci: un incendio insopportabile

Stiamo assistendo con l’incendio divampato a Calci, a uno degli eventi più devastanti che abbiano mai colpito il Monte Pisano e la nostra Regione, purtroppo in linea con gli eventi estremi che hanno colpito il nord Europa, il Canada, la Siberia, la California, l’Australia. Si tratta di disastri sempre più frequenti, sempre più probabili, e in parte prevedibili date determinate condizioni. E non si dovrebbe affrontarli solo quando sono diventati incontrollabili.
Difficilmente il nostro Monte, con le grandi pinete di pino marittimo, dopo 2 mesi di siccità e con un vento potente e durevole, poteva restare indenne dalla tentazione criminale di creare il massimo danno: testimonianze riferiscono di vari punti di innesco, in orario serale perché aerei e elicotteri non possono intervenire e le squadre a terra sono meno efficaci. Anche queste però sono condizioni non difficili da prevedere.
L’ottima organizzazione della Protezione Civile, dei comuni di Calci e Vicopisano, dei Vigili del fuoco, ha evitato per fortuna morti e feriti, anche se c’è stato un forte rischio proprio per due squadre di Vigili del Fuoco trovatesi in situazione di grave pericolo. L’estensione spaventosa del fronte di fuoco mantiene alti i livelli di rischio.
In questa situazione dove centinaia di persone stanno rischiando la propria incolumità per arginare il disastro, non è possibile però esimersi da alcune riflessioni perché anni di tagli, semplificazioni e snellimenti delle strutture pubbliche di vigilanza e prevenzione, e mancati investimenti, sono una delle cause principali di quello che succede. I tagli alle strutture di tutela dell’ambiente e alla vigilanza sono stati effettuati con particolare dedizione in questi anni sia dal Governo sia dalla Regione.
Primo: con un aeroporto civile e militare fra i più efficienti d’Europa, in una Regione coperta per il 50% da boschi, dobbiamo aspettare gli aerei antincendio da altre Regioni, e un elicottero da Napoli.
Mentre si amplia la base militare americana di Camp Darby, grazie anche all’impegno di governo e altri enti pubblici, per trasportare armi da usare negli scenari internazionali più vari, il nemico fuoco non lo sappiamo combattere efficacemente per la mancanza di una flotta aerea adeguata. Se invece di comprare gli F35 comprassimo i Canadair e gli elicotteri antincendio, si potrebbe intervenire con rapidità e minimizzare i danni.

Secondo: in un’area a rischio come il Monte Pisano, gli incendi più gravi si sono perlopiù verificati – molto spesso a matrice dolosa – proprio nella tarda estate, con i primi venti persistenti (grecale o maestrale) e dopo una prolungata siccità. Nei giorni scorsi nell’area percorsa dal gigantesco incendio divampato ieri, c’era già stato un primo “assaggio” con un focolaio che era stato domato in alcune ore. In una situazione di rischio certo e costante, perché non esiste una struttura sovracomunale permanente di vigilanza preventiva, che faccia uso delle tecniche più moderne, dal satellite alle telecamere a infrarossi, integrate dalla vigilanza a terra ? Queste strutture esistono solo in alcuni Parchi, che sono peraltro sotto la costante pressione e minaccia di tagli e “semplificazioni”.

Terzo: come Legambiente insieme ad altre associazioni ambientaliste, ci siamo opposti all’apertura delle strade forestali del Monte Pisano al transito di mezzi privati, transito che per dolo o per disgrazia (es. inneschi da parte delle marmitte catalitiche) può essere causa di incendi. Ci è stato risposto che l’accesso alle strade forestali da persone registrate e dotate di permesso rende il Monte più sicuro. Questo disastro pone almeno dei dubbi su questa affermazione.

Questi disastri, sempre più probabili, si potrebbero arginare e contenere prima che diventino incontrollabili. Crediamo che occorra investire in organizzazione, mezzi e strutture e facciamo appello in maniera costruttiva a tutte le istituzioni competenti, a partire dalla Regione che sta in queste ora fornendo un contributo importante. Le capacità ci sono e il grande sforzo di queste ore lo dimostra, ma occorre non fermarsi all’emergenza aspettando il disastro successivo.
Facciamo anche appello alle forze dell’ordine perché possano individuare rapidamente i colpevoli di quanto accaduto: se veramente c’è stato qualcuno che ha appiccato il fuoco, si tratta di gente pericolosa che va fermata.

Pontedera, 25/9/2018
Legambiente Valdera