All’amministrazione comunale di Pontedera
ai cittadini di Pontedera e della Valdera
Pubblichiamo la protesta di un cittadino rispetto ai Vespa days; siamo convinti che queste giornate abbiano anche entusiasmato e siano state apprezzate da molti visitatori occasionali e da molti che hanno sempre amato la Vespa, simbolo di Pontedera nel mondo.
“Vi scrivo come cittadino di Pontedera e come ex collaudatore Piaggio degli anni ’80. Avendo assistito all’ingresso di migliaia e migliaia di Vespa a due tempi euro zero in centro a Pontedera, e conoscendo la quantità e la qualità di emissioni provocate da questi motori, mi chiedevo se fosse possibile accedere alle centraline (oppure a qualsiasi altro strumento di monitoraggio) per capire quale tasso di inquinamento fosse stato raggiunto in quei giorni. Visto che il Comune non ha diffuso alcuna informativa (perlomeno a mia conoscenza) o avviso sulla pericolosità ad esporsi a tali scarichi, soprattutto per anziani e bambini, credo che sarebbe una richiesta e un’indagine utile per non ripetere certe pericolose mancanze.” (Sandro Marzocchini)
Al signor Marzocchini rispondiamo che le centraline di misurazione della qualità dell’aria a Pontedera non ci sono più da anni: di quella in via della Misericordia rimane solo la piattaforma in cemento.
Ormai si gioca solo sui numeri: chi fa affluire più gente e motori in pochi giorni in un determinato luogo, vince (Pontedera, Peccioli…)
Nessuna programmazione di turismo sostenibile o idea di città vivibile.
E, soprattutto, nessuna idea su come affrontare la crisi climatica!
Non possiamo, tuttavia, tacere le proteste che via via si sono manifestate:
probabilmente c’è stato un eccesso di parcheggi vietati e riservati ai vespisti, il che ha impedito ai normali clienti degli esercizi commerciali di arrivare a Pontedera, come avviene normalmente nei week-end, spaventati dalle numerose “zone rosse”.
Questi parcheggi e anche altri sono rimasti in gran parte vuoti per tutte le giornate e l’aumento e il grande afflusso di vespisti ha portato grandi incassi in bar e ristoranti.
Ci sono stati quartieri particolarmente aggrediti dall’inquinamento di migliaia di Vespe, che notoriamente non sono ecologiche (almeno per ora). In centro si è registrato anche un inquinamento sonoro, molto forte, soprattutto il sabato sera, dovuto all’aver lasciato liberi i DJ di usare il volume che meglio credevano, fino all’una di notte e probabilmente al di sopra dei limiti di legge: la polizia municipale non rispondeva al telefono e alcuni cittadini si sono rivolti al 113.
Perfino una parte dei ristoratori si sono lamentati.
La cosa è frequente a Pontedera anche in estate, dove il massimo del divertimento in città sembra sia lasciare libero soprattutto il volume di musica bum bum. Il centro storico è penalizzato, perché le attività pseudo-musicali così come i rumori e gli inquinamenti, sono più concentrati e dannosi, in quanto le strade sono più strette.
Certi di sollecitare almeno in parte, la Vs. attenzione,
porgiamo distinti saluti
Legambiente Valdera
(il direttivo)
27 aprile 2024