ESCURSIONE GUIDATA DOMENICA 9 e 16 GENNAIO SAN ROSSORE – FRA LA STERPAIA E IL FIUME MORTO

DESCRIZIONE: mentre stiamo preparando il programma delle escursioni 2022, anticipiamo una uscita in un’area di San Rossore aperta al pubblico dopo le più recenti modifiche al regolamento di accesso. Un percorso facile, per ricominciare a camminare dopo il relax delle feste, senza rinunciare a paesaggi unici e suggestivi come quelli offerti dalla Tenuta di San Rossore nella parte settentrionale, fra la Sterpaia e il Fiume Morto.
DIFFICOLTA’ (T – E – EE): T; escursione adatta a famiglie e bambini.
LUNGHEZZA: circa 5 km.
DISLIVELLO: nessuno.
DURATA: solo la mattina, con rientro alle auto entro le 13.
E’ possibile pranzare in uno dei ristoranti del Parco; i partecipanti possono prenotare autonomamente qualche giorno prima dell’escursione. Questi i recapiti:

  • Ristorante Da Poldino a Cascine Vecchie, tel. 050 9911212
  • Ristorante La Sterpaia, tel. 340 880 6864 (raggiungibile a piedi dal punto di partenza e di arrivo dell’escursione)
  • Ristorante L’Ippodromo, tel. 050 533180

RITROVO: alle 9,45 al parcheggio della Sterpaia: dal viale delle Cascine da cui si accede a San Rossore dall’Aurelia, si seguono le indicazioni per  l’Ippodromo (girando a destra quando si arriva al primo incrocio dopo il bosco); si supera l’Ippodromo e si prosegue per il grande viale che attraversa il Fiume Morto e finisce in prossimità dei grandi edifici della Sterpaia; si parcheggia ai due lati della strada.
PERCORSO: Percorso di interesse naturalistico e paesaggistico. Itinerario ad anello.
GUIDA: Valeria Neri
RACCOMANDAZIONI:
Evitare pantaloni di felpa, consigliati tessuti tecnici o jeans; vestirsi a strati per potersi adeguare alle variazioni di temperatura; scarponi da trekking, acqua, snack, giubbotto. Consigliato il binocolo. Lungo il percorso non ci sono punti di ristoro ma alla partenza è aperto il bar alla Sterpaia; si prega di arrivare in anticipo se si vuole usufruire del bar.
CONDIZIONI PARTICOLARI: E’ previsto un numero massimo di 18 partecipanti e un numero minimo di 8 partecipanti. In caso di richieste superiori alla disponibilità, ripeteremo l’uscita la domenica successiva; nel caso il numero di partecipanti sia inferiore a 8, l’escursione non sarà effettuata. ATTENZIONE: Le norme attuali prevedono l’obbligo di indossare la mascherina lungo tutto il percorso.
BAMBINI: sì, si tratta di un percorso facile e non troppo lungo.
CANI: meglio non portarli, per la presenza di fauna e le caratteristiche degli ambienti attraversati.
COSTOL’escursione è riservata ai soci Legambiente di qualsiasi circolo. Saranno ammessi non iscritti nel caso ci siano posti non prenotati dai soci, con un contributo di 5 euro. E’ possibile rinnovare la tessera per il 2022 la mattina dell’escursione, prenotandola quando si prenota l’escursione. Vi ricordiamo le nuove condizioni per la partecipazione alle escursioni nel 2022. Continueranno ad essere gratuite per i soci Legambiente tutte le uscite nel territorio della provincia di Pisa, mentre chiederemo un contributo di 5 Euro per quelle fuori provincia; tutte le uscite continueranno ad essere gratuite per i minori, che dovranno però essere iscritti all’associazione, a condizioni speciali, perché siano coperti dalla nuova assicurazione. Il costo della tessera rimane  invariato a 20 euro (15 euro tessera giovani) e dà diritto a una escursione gratuita fra quelle per cui sarà richiesto il contributo, e alla partecipazione gratuita a tutte le uscite in provincia di Pisa. I contributi richiesti ci consentono di avere a disposizione un’assicurazione per i soci del circolo dedicata alle escursioni, con una copertura più ampia (quella garantita dalla tessera, si limita agli eventi avversi più estremi).
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO SABATO 9 GENNAIO (entro le ore 15) o comunque fino a esaurimento dei posti disponibili. Solo per email. Verrà data conferma dell’avvenuta iscrizione sempre per email.
PRENOTAZIONIcristina@legambientevaldera.itcarlogalletti1@virgilio.it
IN CASO DI MALTEMPO: l’escursione sarà spostata a data successiva, avvisando personalmente tutti quelli che hanno prenotato l’escursione.
INFO: Carlo 338 6716062
REGOLE DA SEGUIRE: riepiloghiamo le regole principali da seguire per effettuare in sicurezza le escursioni. Le seguenti regole sono dettate dalla necessità di poter effettuare le iniziative previste nel rispetto della salute e della sicurezza di tutti i partecipanti e delle guide. Ci affidiamo alla vostra responsabilità ed al rispetto delle regole e delle altre persone presenti.
– La richiesta di prenotazione dovrà avvenire solo per posta elettronica (e dovrà contenere nome e cognome di tutti i partecipanti e numero di cellulare di riferimento) scrivendo a cristina@legambientevaldera.itcarlogalletti1@virgilio.it.
– Verrà data conferma dell’avvenuta iscrizione solo per posta elettronica.
– I numeri di telefono disponibili servono solo per delucidazioni/info riguardo le caratteristiche/difficoltà dell’escursione. (Carlo 338 6716062).
– Nel caso subentri l’impossibilità di partecipare ad un evento già confermato per mail, si prega gentilmente di darne tempestiva comunicazione in modo da dare ad altri la possibilità di partecipare.
– E’ fatto obbligo, all’inizio ed alla fine dell’escursione, dell’uso del gel igienizzante. Occorre indossare la mascherina protettiva per tutta la durata dell’escursione. Si prega gentilmente di dotarsi di entrambi.
– Durante l’intera uscita la distanza interpersonale dovrà essere mantenuta non inferiore ai 2 metri, fatto salvo i nuclei familiari conviventi.
– In presenza di febbre o affezioni respiratorie non si può partecipare all’escursione. 

PECCIOLI RADDOPPIA LA DISCARICA E CANDIDA LA VALDERA A CAPITALE DEI RIFIUTI

Una quantità di cinque milioni e mezzo di metri cubi di rifiuti: una vera e propria montagna, è destinata a essere collocata in Valdera, a seguito del progetto del comune di Peccioli sostenuto dalla Regione, di aumento volumetrico della discarica di Legoli. 

Discarica della Belvedere spa a Legoli

E’ sostanzialmente il raddoppio dell’attuale discarica, un incremento che per i decenni a venire conferma la Valdera e la parte meridionale della provincia di Pisa come il principale sito di smaltimento di rifiuti della Regione. Poco più del 3% del territorio regionale in cui sono stati smaltiti finora il 50% dei rifiuti urbani e speciali dell’intera Regione, manterrà in futuro questo ruolo, anche a seguito degli ampliamenti di altri impianti: volumi meno imponenti rispetto a quello di Peccioli ma che sommati fra loro continueranno a fare della Valdera la destinazione finale di quello che l’economia circolare e la transizione ecologica non riusciranno a recuperare: amianto a Chianni, rifiuti urbani e speciali a Gello e a Scapigliato (nel comune di Rosignano ma vicino a Santa Luce), senza dimenticare l’ampliamento della discarica di Bulera nel comune di Pomarance, che “ospita” rifiuti industriali e pericolosi con un grande via vai di TIR sulle strade della Valdera e della Val di Cecina. E senza dimenticare i cospicui smaltimenti illegali, in alcuni comuni della Valdera, di fanghi di depurazione e di KEU (derivato dai fanghi conciari), al centro di indagini e azioni giudiziarie.

A ridosso delle festività e in un clima di preoccupazione per gli sviluppi dell’epidemia di COVID, la notizia del raddoppio della discarica pecciolese rischia di passare inosservata: a metà gennaio scadono i termini per presentare osservazioni sull’ampliamento, in un contesto che vede la Toscana carente di un Piano Regionale sui rifiuti. Piano in realtà in fase di elaborazione, ma curiosamente anticipato da tutti gli ampliamenti citati, di cui quello della discarica di Legoli è il più importante.

Questa “politica dei rifiuti” basata sull’ampliamento delle discariche esistenti, sostenuta da alcune amministrazioni locali e dalla Regione, che anticipa e condiziona l’elaborazione del Piano Regionale, che effetto avrà sull’altra Valdera, quella delle produzioni agricole di qualità, del turismo e dell’artigianato? Quella di tante imprese e di lavoratori che puntano sullo sviluppo locale e sulle qualità del territorio? 

Cosa ne pensano le altre amministrazioni locali, le forze politiche e sociali? 

Noi crediamo che sia necessario fermare questo nuovo ampliamento in attesa del Piano Regionale, che dovrà assumere il compito di gestire i rifiuti con priorità nei territori in cui vengono prodotti, mettendo fine alla creazione di poli di smaltimento di rilevanza regionale: ognuno si assuma le proprie responsabilità in base anche al reddito che certe produzioni garantiscono, e i cui scarti non recuperabili non possono condizionare il futuro di altri territori che hanno scelto una strada diversa.

Pontedera, 1/1/2022

Il Direttivo di Legambiente Valdera