STIAMO TAGLIANDO IL RAMO SU CUI SIAMO SEDUTI

Stiamo tagliando il ramo su cui siamo seduti.
Questo titolo può essere la sintesi di ciò che ci dice l’ultimo rapporto dell’Ispra sul consumo di suolo presentato l’altro ieri a Genova e consultabile sul sito ISPRA.
( https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/suolo-e-territorio/suolo/il-consumo-di-suolo)
Globalmente si condividono gli obiettivi dell’agenda 2030 circa la necessità di mantenere un suolo naturale, non solo per l’agricoltura ma per tutti i servizi ecosistemici che il suolo naturale ci dona, purtroppo in Italia continuiamo imperterriti a cementificare, asfaltare e snaturalizzare il nostro territorio.


Il rapporto ci dice che “Il consumo di suolo continua a trasformare il territorio nazionale con velocità elevate e crescenti. Nell’ultimo anno, le nuove coperture artificiali hanno riguardato altri 76,8 km 2 , il 10,2% in più del 2021. Si tratta, in media, di più di 21 ettari al giorno, il valore più elevato degli ultimi 11 anni, in cui non si erano mai superati i 20 ettari.


Stiamo compromettendo tutte quelle funzioni ecosistemiche che il suolo svolge, ad esempio la mitigazione del clima: nelle aree urbanizzate si riscontra un aumento medio della temperature di +4 gradi, a Firenze fino a +6 . Per non parlare poi dell’importanza del suolo integro e permeabile nel controllo delle esondazioni: Ricordiamoci cosa è successo in Romagna. E, per paradosso, molte aree, dove si continua a consumare suolo, sono in zone a rischio alluvione, vedi Green park a Pontedera o le nuove revisioni lungo al Chiesino.
Ultimamente la logistica, che ci vuole consegnare i pacchi all’istante, sta invadendo le nostre campagne; capannoni enormi che non vanno a sostituire l’esistente abbandonato, ma distruggono suolo agricolo e naturale; quando, anche il rapporto ISPRA/SNPA, ci dice che abbiamo un enorme patrimonio di edifici dismessi ed in degrado.


Il Circolo Legambiente Valdera e il Circolo Laudato Sì Valdera, come tanti cittadini, sono preoccupati perché in Valdera con il nuovo piano strutturale intercomunale approvato recentemente si sta
continuando nella direzione sbagliata, prevedendo enormi superfici di suolo vergine da impermeabilizzare con parcheggi, capannoni e centri commerciali.

Per avere un’idea dell’impatto ambientale di tali scelte basta vedere la mappa di Pontedera estratta dal PSIV dove le aree colorate sono già urbanizzate e quelle tratteggiate sono di nuova previsione.

Mentre a nostro avviso servirebbe cambiare rotta seguendo anche le direttive europee come quella sul ripristino di aree naturali la cosiddetta Nature Restoration Law che ci chiede di cercare di ripristinare aree naturali per tutti i benefici che ne consegue in termini di servizi ecosistemici.
Il Suolo insieme ad acqua ed aria sono bene primari ed essenziali per la vita delle comunità viventi a cui anche noi apparteniamo, il suo degrado porterà di conseguenza degrado sociale e povertà.
Adesso il piano strutturale della Valdera si attuerà nei vari comuni con i piani operativi comunali (POC);
invitiamo tutti i consigli comunali, che dovranno definire ed approvare questi piani operativi a ripensare le previsioni del piano strutturale per invertire la rotta per mirare verso gli obiettivi dell’agenda 2030 per una vera tutela di un bene non rinnovabile quale è il suolo naturale.

Pontedera 26 ottobre 2023
Circolo Legambiente Valdera
Cicolo laudato Sì Pontedera
Valdera

PONTEDERA: UNA NUOVA LOTTIZZAZIONE CANCELLERA’ UN AREA AGRICOLA AI CONFINI CON FORNACETTE

Dopo la pesante lottizzazione del Chiesino sulla riva dello Scolmatore, e mentre attendiamo di capire quanto cemento si potrebbe riversare nell’area della tenuta Isabella dopo la disponibilità ad ospitare parte della base militare interforze, siamo venuti a conoscenza con il nostro Osservatorio sulle politiche urbanistiche, di un’altra lottizzazione che interesserà la zona del Chiesino, stavolta sul lato a nord della Toscoromagnola, sempre nel comune di Pontedera.

Non ci possiamo credere! Questa amministrazione, non solo smentisce quanto era nel programma del Sindaco e delle forze che lo hanno sostenuto, ma non tiene conto di nessuna istanza che arriva da più parti riguardo alla lotta alla crisi climatica o – almeno – alla mitigazione degli effetti attraverso una gestione corretta del territorio. Si stanno prendendo una bella responsabilità verso le future generazioni.

Quattro ettari di cemento cancelleranno una grande superficie agricola, area cuscinetto fra le espansioni urbane di Pontedera e di Fornacette, per realizzare un gigantesco capannone, grande come l’IKEA di Pisa. In un’area in cui, in un kilometro di raggio, sono presenti ben 22 capannoni inutilizzati fra Calcinaia, Fornacette e Pontedera.

Nell’enciclica “Laudato Sì”, Papa Francesco, riguardo al consumo di suolo avverte: <<sia nell’ambiente urbano sia in quello rurale, è opportuno preservare alcuni spazi nei quali si evitino interventi umani che li modifichino continuamente>>. Sembra che l’Amministrazione Comunale di Pontedera, con in testa il sindaco, voglia realizzare esattamente l’obiettivo opposto: saturare i pochi spazi agricoli rimasti nella pianura e riempirli di parcheggi e capannoni, cui aggiungere eventualmente una base militare.

Il tutto sta avvenendo al di fuori del processo di formazione del Piano Operativo Comunale, strumento partecipato e democratico, che nasce quindi svuotato di contenuti a suon di varianti, con elevato consumo di suolo, in aree critiche dal punto di vista ambientale e idrogeologico.Non c’è inoltre nessuna pianificazione che tenga conto dell’aumento di traffico che questo intervento produrrebbe, insieme a quello del Chiesino lato sud, in un tratto di strada già adesso interessato da lunghi ingorghi praticamente ogni giorno.Anche questa lottizzazione persegue unicamente interessi di investitori privati; la contropartita sarebbe la realizzazione di un’area sportiva pubblica, su terreni che però non sono nella disponibilità del Comune e che quindi pare di difficile realizzazione.

Ci dispiace che la maggioranza che governa Pontedera, in fine legislatura si stia impegnando in nuove e dannose cementificazioni che rispondono solo a logiche di profitto privato, e che danneggeranno abitanti, commercianti, lavoratori e utenti di servizi pubblici che giornalmente raggiungono Pontedera.

Ci eravamo augurati che interventi di questo tipo fossero ormai relegati al passato.

Chiediamo che questa lottizzazione, insieme all’altra sulla riva dello Scolmatore, venga annullata e che tutte le decisioni sulle trasformazioni o meglio ancora, sulla tutela del territorio, vengano riportate all’interno del Piano Operativo Comunale, come ha indicato anche la Regione Toscana.

Pontedera 7 ottobre 2023

Il Direttivo di Legambiente Valdera